Tutti noi abbiamo sperimentato le sensazioni che proviamo entrando in una casa od in un luogo.
A volte sentiamo un certo disagio, altre volte invece percepiamo benessere, familiarità, sensazioni di confort.
Spesso non ci fermiamo a prendere in considerazione questi stati d’animo che invece a volte, anche inconsapevolmente, ci conducono a fare delle scelte, ad assumere atteggiamenti, influenzando il corso della giornata ed anche della vita.
Ad esempio se dobbiamo acquistare una casa solitamente in un primo momento ci focalizziamo sugli aspetti tecnici e funzionali, guardando ad esempio se il numero di stanze sia o meno sufficiente a soddisfare i nostri bisogni, se i materiali utilizzati siano di buona qualità, se il costo sia per noi sostenibile, tutte cose strettamente collegate ad aspetti pratici.
Alla fine però quello che ci guida è molto spesso il nostro cuore che a volte contrasta con le scelte considerate più ovvie da un punto di vista strettamente tecnico, materialistico e funzionale, finendo per farci scegliere in base alle emozioni che certe case o certi luoghi sono in grado di suscitare dentro di noi.
Questo comportamento non è limitato all’acquisto di una casa ma si estende anche alle stanze che normalmente abitiamo. Capita infatti che alcune di esse ci piacciono, perché proviamo sensazioni piacevoli di relax, rifugio, calore domestico, altre invece le evitiamo.
A questo punto ovviamente quello che tutti noi si saranno chiesti riflettendo su questo pensiero è proprio il motivo e l’origine di queste emozioni. Noi non siamo  abituati a considerare le case capaci di trasmettere emozioni in quanto esse sono solamente fatte di pietre, mattoni e materiali e non prendiamo in considerazione possibili altri aspetti .

In realtà esiste un rapporto di connessione tra noi e le nostre case, ed in generale tra noi e tutto cio che è fuori di noi, fuori cioè dai limiti fisici del nostro corpo.
Noi risultiamo interconessi con tutto ciò che ci circonda da una specie di rete elettromagnetica che ci tiene uniti al TUTTO che è fuori di noi.

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Gli antichi saggi ci tramandano episodi di visualizzazione come quella del mitico imperatore Shen Nung che sembrava avesse visto una rete di piccoli canali di luce uscire dal corpo dell’uomo e proseguire fino all’universo infinito.
Le attuali ricerche scientifiche, in ambito di fisica quantistica sembrano confermare la presenza di queste interconnessioni tra l’uomo e l’ambiente esterno, con il famoso esperimento delle due fenditure, il quale indagando nel microcosmo ha rilevato come a livello subatomico la materia cessa di comportarsi come materia per diventare un’onda uniformante.

Nel Feng Shui noi troviamo il concetto di C’hi che tradotto letteralmente significa il respiro dell’universo, il principio vitale che costituisce la parte antimaterica della realtà.
L’onda che i fisici quantistici hanno individuato, indagando nel microcosmo, è il C‘hi dei cinesi, quel respiro vitale di cui parlavano gli antichi saggi taoisti: una forma elettromagnetica che vibra a diverse frequenze creando le forme, le geometrie ed i colori, che si muove in maniera morbida ed ondulatoria come un respiro e che anima e dà vita a tutto l’universo. Una energia cosmica la cui fonte primordiale proviene dal sole e che in India si chiama Prana il quale indirizzato in una certa maniera nel corpo produce lo stato ideale per permettere al praticante di Yoga di congiungersi con il Sé superiore.

Noi con il nostro corpo fisico siamo forme che racchiudono forze elettromagnetiche e ci rapportiamo con forme esterne al nostro corpo che a loro volta contengono onde elettromagnetiche e se le nostre frequenze sono in risonanza con le frequenze esterne, noi proviamo benessere altrimenti avvertiamo un disagio. L’utilizzo del Feng Shui come pratica costruttiva, permette all’uomo di entrare in risonanza , attraverso il riequilibrio degli ambienti domestici, con le frequenze della propria casa che a sua volta si estende al difuori dei limiti fisici dei suoi muri in un continuum energetico che dal microcosmo delle nostre cellule arriva fino all’universo infinito.

Ri/creare questo continuum ogni volta che si verifica per un qualsiasi motivo uno squilibrio, significa tenersi in sintonia con l’universo il quale ci restituirà benessere, consentendoci di sviluppare i nostri talenti e realizzare i nostri obbiettivi di vita.

La casa è un accordatore, il diapason tra noi ed il cosmo.

 

io TIZIANA RETTAROLI

FENG SHUI CONSULTANT, ARCHITECT, GREAT PASSION FOR HEALTHY FOOD AND NATURAL MEDICINE, YOGA AND DANCE PRACTITIONER. OFFICE LOCATED IN VENICE ITALY Tiziana Rettaroli si laurea presso la facoltà di Architettura di Venezia. Successivamente si occupa in collaborazione con lo studio paterno del progetto di ville private con particolare attenzione per il Landascape Design. Nell’ambito del Retail Design progetta una serie di boutiques per la Ditta Testoni. Durante un lavoro ad Hong Kong, culla del Feng Shui, viene a contatto con questa antica arte del progettare. Nel suo studio di Venezia svolge attività di progettazione per residenze e negozi, consulenze personalizzate di Feng shui, corsi e seminari collettivi ed individuali di feng shui e Vastu, lezioni private e collettive di Yoga, passeggiate lungo percorsi di geografia sacra alla scoperta delle bellezze architettoniche ed esoteriche di Venezia.

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