Tra le asana utilizzate per un azione a livello del sistema nervoso le più importanti sono Uttanasan

a e Prasarita Padottanasana e cioè quelle asana capovolte a testa in giù ma con i piedi che toccano terra. Rientrano tra i piegamenti in avanti ed agiscono sull’ allungamento dei muscoli posteriori di gambe e cosce, soprattutto sul meridiano del fegato.

Questi piegamenti a lungo andare diventano benefici per il sistema nervoso e progredendo nell’allungamento il beneficio diventa subito tangibile. Appena si entra nell’asana ci si sente immediatamente bene, il mondo cambia, lo stress si dilegua, la mente si calma; si ha la sensazione di essere arrivati a casa, in un luogo di pace

Questo non succede all’inizio, quando ancora per mancanza di allenamento le posizioni risultano scomode ma se si utilizzano i props ( mattoncini ecc per appoggiare la testa che ancora non arriva a terra), si può ottenere fin da subito quella sensazione di benessere, come di essere entrati un luogo di pace, dove non esiste passato e futuro ma solo l’azione del momento, l’asana e le sue sensazioni a livello di gambe, piedi testa e respiro , e quindi il presente.

Utilizzato nello yoga di Iyengar per curare le forme d’autismo , ipertensione, eccesso di stress, iperattività, deficit attentivo.

TECNICA

Uttanasana leggero
Tadasana a piedi leggermente divaricati e paralleli. Allungare il corpo in avanti con le braccia in avanti come per afferrare qualcosa. Il bacino si capovolge lentamente indietro e si percepisce l’allungamento della parte dietro del ginocchio. Scendere dalla posizione di 90° allungando in avanti fino ad arrivare al massimo delle proprie capacità afferrare i gomiti con le mani ed abbandonare la testa alla gravità

Prasarita Padottansana come Uttanasana ma a gambe divaricate

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